Emergenza sanitaria Nuove disposizioni dell’Arcivescovo
COMUNICATO DEL 27/02/2020
Nella mattinata di oggi 27 febbraio
2020, a Forlì, l’Arcivescovo Mons. Gian Carlo Perego si è riunito con i
Vescovi delle Diocesi di Bologna, Ravenna-Cervia, Imola,
Faenza-Modigliana, Forlì-Bertinoro, Cesena-Sarsina, Rimini, San
Marino-Montefeltro per aggiornare le misure di contenimento e gestione
dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Corona Virus. In una
lettera che l’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio ha diffuso a tutti i
sacerdoti, i diaconi i religiosi, le religiose, le monache e i fedeli
laici, sono condensate in 11 punti le nuove disposizioni per la vita
liturgica e comunitaria della Diocesi. Essendo la situazione in continua
evoluzione, è alta la possibilità che subentrino ulteriori modifiche
nei giorni a seguire.
Con preghiera di diffusione.
Don Massimo Manservigi
LETTERA DELL’ARCIVESCOVO
Ai presbiteri,
ai diaconi,
ai religiosi e alle religiose
alle monache
ai fedeli laici,
facendo
seguito all’Ordinanza del Ministero della Salute di intesa con il
Presidente della Regione Emilia Romagna, circa le misure urgenti in
materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da
COVID-2019 e ai relativi chiarimenti applicativi, la nostra Arcidiocesi
di Ferrara-Comacchio, in comunione con i Vescovi della Conferenza
Episcopale dell’Emilia Romagna, in tutte le attività di propria
specifica competenza, ad ogni livello e in ogni ambito della vita
ecclesiale, con gli uffici preposti della Regione e delle Prefetture,
adotta le seguenti disposizioni:
- Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando concentrazione di persone in spazi ristretti e per lungo tempo, sia in riferimento alle attività parrocchiali che diocesane. Le chiese rimangono aperte al culto e alla preghiera individuale.
- Data la circostanza, è sospeso il precetto festivo (Can 1248 §2). Tuttavia, è consentita la celebrazione delle S. Messe festive, evitando processioni e assembramenti di persone al temine della celebrazione, a condizione che venga ottemperato il n. 1. Coloro che per motivi di salute non si sentissero di partecipare alla celebrazione, preghino nelle loro case. Domenica 1 marzo potranno essere imposte le Ceneri al termine della Celebrazione Eucaristica come da Decreto del 24 febbraio (cfr. punto n.6 Decretum 16/2020).
- Sono consentite le celebrazioni liturgiche feriali che non comportano un afflusso significativo di fedeli.
- Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere, si distribuisca la S. Comunione solo sulla mano e si sospenda il segno della pace.
- Per i funerali è consentita la celebrazione eucaristica esequiale con i soli familiari.
- Sono sospese le visite alle famiglie per le benedizioni pasquali.
- Sono consentite le consuete visite ai malati, e l’Unzione degli infermi.
- Gli incontri di catechismo e del dopo-scuola riprenderanno alla riapertura delle attività scolastiche.
- Si consente lo svolgimento delle attività ordinarie di oratorio. Sono sospese le attività che prevedono la presenza di pubblico, per esempio spettacoli teatrali, cinematografici, tornei e ogni altro genere di aggregazione.
- Sono sospese feste e sagre parrocchiali.
- I Centri d’ascolto e i servizi della Caritas diocesane e parrocchiali sono aperti e svolgeranno la propria attività in accordo con le rispettive diocesi e secondo le indicazioni delle competenti autorità territoriali.
Sono abrogate le disposizioni
emanate con il decreto del 24 febbraio 2020 (Decretum 16/2020). La
situazione è in continua evoluzione; pertanto gli Arcivescovi e i
Vescovi della Regione Ecclesiastica dell’Emilia Romagna si riservano la
possibilità di ulteriori interventi nei prossimi giorni.
Gli Arcivescovi e i Vescovi
dell’Emilia Romagna sono vicini con la preghiera alle vittime e ai loro
cari, alle persone colpite dalla malattia, ai loro familiari e amici e a
coloro che li stanno assistendo e curando; ringraziano e ammirano la
disponibilità e il coraggio di medici, operatori sanitari, forze di
sicurezza e di vigilanza, volontari, ministri delle comunità,
istituzioni locali e statali.
Personalmente ringrazio coloro che,
in diversi modi, hanno dato testimonianza di vivere anche questi momenti
di sofferenza e di privazione con gli occhi della fede.
Ferrara, 27 febbraio 2020
+ Gian Carlo Perego, Arcivescovo